I pensieri invasivi si nutrono della nostra vitalità, attraverso la paura; sono creati da noi o dai condizionamenti, ma a forza di prendere energia dall’attenzione che noi diamo loro, cominciano a diventare indipendenti, tanto da insinuarsi con astuzia nel nostro presente, ad ogni momento di fragilità, ad ogni difficoltà, nel sonno, nel sogno, ma anche nei momenti ripetitivi della vita; quando sono molto potenti assumono la forma di ossessioni, tanto da lasciarci poco spazio alla creatività e ai possibili pensieri luminosi. Il pensiero invasivo, come uno sciacallo, si nutre di ogni debolezza, prende forza dal nostro sconforto e da ogni ripresentarsi di vecchi problemi; passa con facilità attraverso le mura del nostro regno e dall’interno riesce a diventare il grande consigliere del re, oramai in balia di ciò che aveva creato. Talvolta questi pensieri, se ripetuti con costanza, possono essere così potenti da essere percepiti anche dagli altri, soprattutto da coloro che sono sensibili a certe dinamiche che quei pensieri contengono. Quando ero piccolo ricordo che facevo il chierichetto e in tempo di Pasqua, accompagnavo il frate per la benedizione nelle case. Molte case mi trasmettevano delle sensazioni di soffocamento o angoscia tale che dovevo scappare, preso da sconforto e pianto; successivamente venivo a sapere che in quelle case erano avvenute delle disgrazie. Probabilmente percepivo in modo inconfondibile la grossolanità e pesantezza di certi pensieri molto dolorosi.
Per riuscire a padroneggiare i nostri pensieri invasivi dobbiamo per prima cosa disidentificarsi da essi, ovvero distanziarsi, guardarli e dire loro qualcosa del tipo, prendendo spunto dal film Labirinth: “Voi non avete potere su di me”.
La creazione di pensieri in realtà può diventare un grande potere, visto che anche i pensieri positivi e luminosi possono invaderci e diventare indipendenti irradiando i posti dove andiamo. Creare pensieri di luce è la modalità più sana ed efficace per tornare ad essere noi stessi e, perché no, ritrovare la serenità. Vero è che il pensiero grossolano e d’ombra è più determinato e percettivamente forte, ma quello di luce può farlo sparire in un secondo.
Alzare la nostra vibrazione attraverso la connessione con il cuore ci permette di riallinearci con il Sé, con la nostra individualità, un territorio dove l’ombra non può più passare, poiché le sue mura sono fatte di luce.